Pope Francis: a new ethical alliance for life. Assembly 2019, first day: February 25

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In the morning February 25th, Archbishop Paglia has opened the 25 General Assembly: 

Our commitment - even intellectual and specialist - will be a point of honor for our participation in the ethical alliance in favor of human life. A project that now, in a context in which increasingly sophisticated technological devices directly involve the human qualities of the body and the psyche, it becomes urgent to share with all men and women engaged in scientific research and care work. It is a difficult task, certainly, given the fast pace of innovation. The example of the masters of believing intelligence, who have entered wisely and audaciously into their times, in view of an understanding of the heritage of faith at the level of a reason worthy of man, must encourage and sustain us. Full text

Pope Francis has received the Academicians in the Sala Clementina, Apostolic Palace, and said to them: Our commitment—intellectual and specialist—will be a point of pride for us in our participation in an ethical alliance in favor of human life. It is now urgent, in a context in which ever more sophisticated technological means involve directly the human qualities of the body and the psyche, to develop a project that can be shared with all the men and women engaged in scientific research and in healthcare. This is a difficult task, given the hectic pace of innovation. The example of intelligent and believing teachers who have embarked with wisdom and boldness on a voyage of discovery with their contemporaries, with the goal of understanding the patrimony of faith to a degree that is worthy of man, should encourage us and give us support. Full text

Monday Morning Session Main Points

Monday Main Ideas

Papa Francisco: “La vida no puede ser reducida a un concepto puramente biológico. La vida no es un concepto abstracto universal. La vida es la persona humana en su historia y en sus relaciones. di Roberto Carrasco Rojas - Mons. Vincenzo Paglia esta mañana, en la Ciudad del Vaticano, dio apertura a la Asamblea Plenaria de la Pontificia Academia para la Vida – recordando a todos los científicos y estudiosos allí presentes – las palabras del Papa Francisco: “La vida no puede ser reducida a un concepto puramente biológico. La vida no es un concepto abstracto universal. La vida es la persona humana en su historia y en sus relaciones. La vida es la entera familia humana entendida como sujeto que tiene el derecho y el deber de habitar en la creación” (Humana Communitas, 9). Entonces, se trata de considerar la vida en toda la amplitud de su unidad semántica y real.  Se abre así un espacio para la discusión y el diálogo en medio de los desafíos y oportunidades que ofrece la ciencia a la humanidad. Y en medio de un llamado como Iglesia a tener una vigilancia muy atenta a los inicios de la vida, porque ella está cada vez más expuesta a una cultura del descarte. 

 

Mons. Vincenzo Paglia: “Il nostro orizzonte di riferimento deve essere l’uomo” di Mariaelena Iacovone - Il Presidente della Pontificia Accademia per la vita Vincenzo Paglia apre i lavori del workshop dedicato al tema della roboetica e spiega la necessità di una riflessione etica ed antropologica in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie nella nostra società. Solo attraverso una cooperazione tra umanesimo e tecnica sarà possibile tutelare la dignità dell’uomo e il bene comune. L’uomo non può adattarsi alle macchine e non può delegare ad esse dimensioni tipiche del genere umano come la relazionalità ed affettività. Nell’ Information Age tutto è dominato dagli algoritmi. Questo ha portato con sé enormi opportunità, ma ha moltiplicato anche i rischi soprattutto sul piano etico. Solo la ragione umana potrà preservare quei valori fondamentali che alle macchine sfuggono inevitabilmente.

Roberto Cingolani: ˶ Metabolizarea proceselor tehnologice˵ di Dan Ciprian

Roberto Cingolani. “Un nuovo genere umano: Homo sapiens 2.0” Di Mariaelena Iacovone - Come possiamo gestire l’innovazione? Di certo, essa non va demonizzata, ma considerata all’interno di un panorama più ampio che si adegui alle nuove esigenze sociali e tecnologiche. La sfida è enorme, ma realizzabile. Roberto Cingolani sottolinea l’urgenza di un apprendimento continuo da parte della società che ci consenta di evolverci prima di tutto come persone.

Roberto Cingolani: “机器人技术和人工智能不是一回事” di Ma Panxiang

Ishiguro: „Două noi evoluții: una genetică și una tehnologică” di Dan Ciprian

Hiroshi ishiguro: 人类的“幸存”,得益于科技发展。

Hiroshi Ishiguro “Il mondo ha bisogno di umanoidi. Ma noi siamo veramente pronti?” di Andrea Santoni - Hiroshi Ishiguro è sicuramente uno dei personaggi più attesi di questo workshop sulla roboetica. Chi meglio dell’inventore del primo umanoide può spiegare il nuovo e suggestivo mondo della robotica? Ishiguro pone subito l’attenzione sulla possibile coesistenza tra umani e umanoide in un futuro prossimo. Adesso tutto ciò non sembra ancora realizzabile, visto il lavoro ancora lungo che attende i tecnici della robotica per cancellare le ultime imperfezioni e imprecisioni dei robot. La tesi di base di Ishiguro è che un giorno la nostra terra arriverà ad essere popolata da uomini e umanoidi in stretta relazione tra loro. Una tesi ricca di intraprendenza e voglia di costruire un futuro solido e evoluto. Ma questo è veramente possibile? Siamo veramente pronti a confrontarci con un essere totalmente diverso da noi, quando ancora siamo propensi a escludere i nostri simili, solo per colore della pelle, orientamento religioso e politico? Il primo cambiamento, la prima evoluzione deve partire dalla nostra testa, dal nostro modo di pensare e agire. Una società chiusa, bigotta, egoista, non è pronta per un passaggio così complesso auspicato da Ishiguro.

È possibile costruire una società simbiotica tra umani e robot? di Marialena Iacovone - Hiroshi Ishiguro, inventore del robot Geminoid, non ha dubbi: la società sta invecchiando e gli umanoidi interattivi rappresentano sempre di più una necessità. Questi meccanismi sofisticati e che hanno sembianze umane sono in grado di agire autonomamente e ciò genera inevitabilmente un dibattito intorno alla loro personalità giuridica: chi risponde delle loro azioni? È necessario innanzitutto capire verso quale direzione sta andando l’evoluzione umana. L’evoluzione tecnologica è inarrestabile, sta superando di gran lunga l’evoluzione biologica e questo influisce notevolmente sulle nostre attività. Secondo il professore, in un futuro remoto il genere umano è destinato a diventare una forma di vita intelligente ma inorganica. Questa posizione suscita domande inevitabili. Per esempio: il riduzionismo dell’uomo e il depotenziamento delle sue facoltà sono davvero ineludibili? E come potrà venire meno la dimensione della coscienza che è da sempre trasversale e all’uomo?

Extrait de l’Interview de HIROSHI ISHIGURO (traduit de l’anglais) di Donald Uoaly. Il existe une grande différence entre l’homme et l’animal. L’homme est un animal qui utilise la technologie. On ne peut donc pas séparer l’homme de la technologie parce que la technologie est importante pour le bien-être humain. Nous avons besoin de la technologie. Au niveau des implications éthiques, il nous faut soigneusement mener le débat sur l’éthique et l’usage des machines artificielles et l’autonomie des robots. Jusqu’à ce jour, je n’ai pas des réponses exactes aux questions. Mais ce qui reste évident c’est qu’on ne peut séparer l’homme de la machine et on peut appliquer ‘‘l’éthique humaine’’ aux robots. Voici mon imagination : prêter un peu plus notre corps aux machines (aux robots). Nous userons les implants pour nous relier aux réseaux de notre ordinateur. Ça c’est une possibilité !

Quale sarà il giusto impiego dei robot nel campo lavorativo? di Mariaelena Iacovone

Aude Billard: “Robot et homme. Coopération concurrence” di Donald Uoaly

Aude Billard: “问题:明天的机器人? 机器,应该为了帮助我们人类工作”。 di Ma Panxiang

Aude Billard: “I robot creeranno posti di lavoro” di Andrea Santoni

 

February 25th, Pope Audience and Workshop