Cure Palliative: punto di partenza per una umanità nuova
Kigali, Rwanda, 20 settembre.- «La non conoscenza è il principale ostacolo allo sviluppo delle Cure Palliative e non solo in Africa». Così ha esordito mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, prendendo la parola in apertura dei lavori dell’ultima giornata della Sesta Conferenza Africana sulle Cure Palliative (Kigali Convention Center, 17-20 settembre). Mons. Paglia ha partecipato alla Conferenza insieme a don Tullio Proserpio, Cappellano all’Istituto Tumori di Milano e consulente della Pontificia Accademia per la Vita.
Nel corso del suo ampio intervento mons. Paglia ha passato in rassegna le sfide da affrontare e vincere per una migliore ed efficace diffusione delle Cure Palliative. Quindi ha illustrato l’impegno della Pontificia Accademia per la Vita sulla base del mandato specifico consegnato da Papa Francesco nel 2015.
Per quanto riguarda le sfide mons. Paglia ha notato che «è cruciale lavorare con i governi per ottenere finanziamenti perché le Cure Palliative vanno rese accessibili a tutti». «Ci sono paesi – ha aggiunto mons. Paglia – come Liberia, Ciad, Burundi, Sud Sudan, dove le Cure Palliative vanno introdotte». Introdurle dove non ci sono, renderle più diffuse laddove esistono «è una mnaiera di sottolineare il valore inestimabile di ogni essere umano, opponendoci alla cultura dello ‘scarto’ che sta diventando pervasiva ovunque. Dobbiamo prenderci cura di ogni essere umano, contrastando le tendenze a introdurre eutanasia e suicidio assistito. Prenderci cura è il segno del vero progresso umano e sociale».
Nella seconda parte dell’intervento mons. Paglia ha illustrato il Progetto «Pal-life» della Pontificia Accademia per la Vita, in risposta al mandato di Papa Francesco. Nel 2015 parlando all’Assemblea della Pontificia Accademia, disse: «Le cure palliative valorizzano la persona. Esorto tutti coloro che, a diverso titolo, sono impegnati nel campo delle cure palliative, a praticare questo impegno conservando integro lo spirito di servizio e ricordando che ogni conoscenza medica è davvero scienza, nel suo significato più nobile, solo se si pone come ausilio in vista del bene dell’uomo, un bene che non si raggiunge mai “contro” la sua vita e la sua dignità». Da allora la Pontificia Accademia ha realizzato convegni internazionali, ha attivato un gruppo di esperti che hanno elaborato e pubblicato un «Libro Bianco per la diffusione delle Cure Palliative nel mondo» disponibile in inglese e tedesco. A breve ci saranno le traduzioni in italiano, portoghese e spagnolo. A Kigali i congressisti hanno ricevuto una copiam della versione inglese. «Credo – ha concluso mons. Paglia – che per tutti noi l’attenzione appassionata verso i malati sia intesa come il punto di partenza di una umanità nuova».
Maggiori dettagli sul Progetto «Pal-life»:
http://www.academyforlife.va/content/pav/it/projects/pallife.html
http://www.academyforlife.va/content/pav/en/projects/pallife.html
Kigali, Rwanda, 20 settembre 2019