Salvare la Fraternità - Insieme

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Il testo dell'Appello in quattro lingue - italiano, francese, inglese, spagnolo - inaugura la collana "Humana Communitas" della Pontificia Accademia per la Vita, pubblicata dalla Libreria Edirice Vaticana. Con la postfazione di mons. Vincenzo Paglia.




Iniziare dai Molti

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Si tratta di allestire un vero e proprio spazio sinodale: di ascolto, di discernimento, di responsabilità critica e autocritica fra vescovi e teologi. (...) La formula è quella di uno spazio non occasionale, bensì abituale e continuativo. Un tavolo di incontro permanente, ma flessibile: non informale, ma neppure burocratico. Insomma, un esperimento di unità fra carisma e ministero che è già in sé stesso capace di recare valore aggiunto alla forma sinodale e testimoniale della communio ecclesiae. (Dalla prefazione di Mons. Vincenzo Paglia)


Zona Franca - Introduzione al dibattito

di mons. Vincenzo Paglia

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“Zona franca” è uno spazio che ospita i contributi che seguono l’appello «Salvare la fraternità. Insieme», pubblicato per iniziativa della Pontificia Accademia per la vita e firmato da un gruppo di teologhe e teologi cattolici con l’intento di avviare una interazione tra la teologia e il sapere umanistico.

L’intrinseco rapporto fra il sapere dell’umano che ci è comune e la portata globale dell’etica della vita, è il focus di questa iniziativa. Essa cerca di tradurre, in termini adeguati alla responsabilità della professione intellettuale — credente e laica, religiosa e non religiosa — la potenza dell’appello a una “fraternità ritrovata” che l’ispirazione della fede mette in primo piano nell’enciclica «Fratelli tutti» di Papa Francesco. La creazione di una “corrente calda” del pensiero, che presenti l’evidenza di una “intelligenza amica” dell’umano, è l’intento di questa inedita iniziativa. 

Siamo convinti che una nuova alleanza fra il sapere degli “esperti” e la sapienza dei “popoli” chieda un nuovo senso di responsabilità. L’impresa è possibile. E l’obiettivo può essere conquistato, ma soltanto insieme con tutti coloro che condividono, in questo passaggio d’epoca, la passione per l’umano che ci è comune. Ovviamente non si tratta di diventare “tutti cattolici”, ma — appunto — di pensarsi cordialmente “tutti fratelli”. 

La passione e l’entusiasmo per questo compito richiedono una condivisione: lo spirito critico e quello autocritico sono ugualmente necessari per avvicinarci all’impresa. Ne abbiamo bisogno. E ci manca tanto. Questa rubrica si pone come uno dei luoghi per una effettiva fraternità nel dibattere. 

Copyright - L'Osservatore Romano - 23 luglio 2021