PALLIFE

Diffusione e Sviluppo delle Cure Palliative nel mondo

Gruppo di lavoro consultivo internazionale sulla diffusione e sviluppo delle Cure Palliative nel mondo

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La Pontificia Accademia per la Vita ha fatto sue le parole che Papa Francesco pronunciò nel corso dell’Udienza della XXII Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita, nel cui contesto veniva organizzato il Workshop “Assisting the Elderly and Palliative Care”: «Le cure palliative valorizzano la persona. Esorto tutti coloro che, a diverso titolo, sono impegnati nel campo delle cure palliative, a praticare questo impegno conservando integro lo spirito di servizio e ricordando che ogni conoscenza medica è davvero scienza, nel suo significato più nobile, solo se si pone come ausilio in vista del bene dell’uomo, un bene che non si raggiunge mai “contro” la sua vita e la sua dignità».

La Pontificia Accademia per la Vita, accogliendo l’esortazione di Papa Francesco, ha avviato il Progetto PAL-LIFE per promuovere iniziative a favore dello sviluppo e della diffusione delle cure palliative nel mondo e della promozione di una cultura della cura e dell’accompagnamento dei malati sino al passaggio della morte.

Fanno parte del gruppo di lavoro: Eduardo Bruera (University of Houston, U.S.), Liliana de Lima e Katherine Pettus (International Association for Hospice & Palliative Care), Christina Puchalski (The George Washington University's Institute for Spirituality and Health, Washington, D.C.), Emmanuel Luyirika (African Palliative Care Association), M. R. Rajagopal (Trivandrum Institute of Palliative Sciences, India), Sr. Jinsun Yong (Catholic University of Korea), Samy Alsirafy (Cairo University, Egypt), Daniela Mosoiu (Hospice “Casa Sperantei”, Romania), Carlos Centeno (University of Navarra, Spain), Thomas Sitte (Deutsche PalliativStiftung, Germany).

Il Libro Bianco: il “White Paper”, prodotto dal gruppo di esperti, raccoglie diverse raccomandazioni per diffondere una migliore cultura delle cure palliative nel mondo. I suggerimenti sono stati redatti dai 13 esperti che hanno elaborato una strategia globale per i diversi gruppi di stakeholder coinvolti nello sviluppo delle cure palliative in tutto il mondo. Il “White Paper” chiede alle università di prevedere corsi di formazione obbligatori, e ai farmacisti di predisporre dosaggi non standard e formulazioni economicamente accessibili. Le associazioni professionali dovrebbero, si legge, “sostenere il ruolo di promozione a livello nazionale di dichiarazioni e orientamenti politici regionali e internazionali”. Coinvolti anche i media nella creazione di “una cultura della consapevolezza su malattia avanzata e ruolo delle cure palliative”. Destinatari di raccomandazioni anche gli ospedali, che “dovrebbero offrire a costi accessibili i farmaci di base”. Mobilitati, infine, operatori sanitari e organizzazioni benefiche e per i diritti umani.

Il "White Paper" in inglese è stato presentato in Vaticano, nella sede della Pontificia Accademia per la Vita, il 27 settembre 2018.

Il "White Paper" in traduzione tedesca è stato presentato a Berlino il 23 maggio 2019.

Convegni realizzati: Sono stati già realizzati eventi internazionali: a Houston, negli Stati Uniti nel 2018; a Doha, in Qatar nel 2019; a Roma mel 2018 e a Milano nel 2019; in Brasile nel maggio 2019; a fine settembre 2019 in Rwanda per affrontare il tema nel continente africano.

Dialogo interreligioso: Vi è poi un aspetto da sottolineare: la promozione delle cure palliative nel contesto ecumenico e interreligioso. Sono state già firmate due dichiarazioni congiunte: tra la Pontificia Accademia per la Vita e la Chiesa Metodista americana (2018) e la Qatar Foundation (2019).

Nella foto, da sinistra: dr. Centeno, dr.ssa De Lima, mons. Pegoraro ( Cancelliere Accademia Vita), Mons. Paglia (Presidente Accademia Vita), dr. Rajagopal, dr.ssa Comoretto (Accademia Vita).

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