Pasqua: la guerra non salva nulla e nessuno

La riflessione di Mons. Vincenzo Paglia

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2022.04.16 - Il Riformista - N. 75-1_page-0001.jpg

Erano le tre del pomeriggio di un aprile di duemila anni fa, quando “si fece buio su tutta la terra”. Non solo a Gerusalemme. Era morto Gesù sulla croce. Anche in questo aprile 2022 si è fatto buio fitto su tutta la terra, non solo a Kiev, la Gerusalemme della Rus. Ma all’alba del primo giorno dopo il sabato di quell’aprile lontano, alcune donne che erano andate alla tomba di Gesù per adempiere gli ultimi gesti di pietà, videro che la tomba era vuota. All’inizio temettero che qualcuno lo avesse trafugato. La realtà era diversa: Gesù era risorto; non tornato in vita, come Lazzaro qualche giorno prima, ma appunto “risorto”, ossia trasformato così radicalmente da aver vinto una volta per tutte la morte. Era iniziato un mondo nuovo, liberato per sempre dal potere del Male.

Il Vangelo continua a raccontare questa straordinaria storia. Anche quest’anno. C’è da dire che, in effetti, siamo immersi tutti in un buio fitto per le ingiustizie e le guerre che avvolgono il mondo. Papa Francesco ha parlato diverse volte di “guerra mondiale a pezzi”. Potremmo anche dire che “il mondo è a pezzi”. E pericolosamente: i pezzi infatti si stanno collegando tra loro sempre più chiaramente. La guerra in Ucraina è in diretta planetaria: passa direttamente dal terreno agli schermi alla gente. Nessuno, non importa se piccolo o grande, è preservato. Tutti vediamo il mondo cadere a pezzi, come bombardato. E tutti assistiamo impotenti, rassegnati alla ineluttabilità di quanto sta accadendo. (leggi tutto)